giovedì 7 novembre 2013

I SEGNALI SILENZIOSI E I MOLTEPLICI INDIZI

in dialogo con i mendicanti dell'Assoluto



La Comunità Parrocchiale di Sant'Antonino Martire in Castelbuono (PA), guidata dal parroco Don Mimmo Sideli, ha intrapreso da due anni un percorso di conoscenza e  dialogo con tutte le voci alla ricerca della senso della vita. Lo spirito con cui si vuole condurre questo dialogo è quello del "sapiente" che il filosofo giudeo-alessandrino Filone chiamava methorios, ovvero "colui che sta sul crinale", guardando dall'una e dall'altra parte, pur mantenendo i piedi ben saldi nel proprio territorio.

Il percorso intrapreso il primo anno (2011-2012)  muove i  suoi passi dall'invito proveniente dal IV Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona (2006) che avverte:

"La società in cui viviamo va compresa nei suoi dinamismi e nei suoi meccanismi, così come la cultura va compresa nei suoi modelli di pensiero e di comportamento, prestando anche attenzione al modo in cui vengono prodotti e modificati. Se ciò venisse sottovalutato o perfino ignorato, la testimonianza cristiana correrebbe il rischio di condannarsi a un’inefficacia pratica".

Un panorama dei "modelli di pensiero" è stato presentato durante il corso dell'anno da padre Filippo Cucinotta, docente di Teologia Orientale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista". Sono uomini e donne che  hanno parlato attraverso "segnali silenziosi e molteplici indizi", che da "mendicanti" ci offrono spunti di riflessione e confronto, andando oltre i deserti della storia e le oasi della spiritualità, verso quell'Assoluto che tutti richiama a sé:































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